giovedì 9 luglio 2009

E fu notte e fu mattino

Stanotte ho sognato di essere al liceo (sogno, ahimè, ricorrente) e di dover fare la divisione in sillabe del verbo greco "TROPIZOMAI" di cui, peraltro, ignoro l'esistenza.
Ricordo che ero seduta alla destra di Carmela (e ciò avrebbe dovuto significare una forte probabilità di riuscita) e che la Cimmino mi passava accanto indispettita (che novità!) fino al punto di strapparmi il quaderno dalle mani e farmi una merda davanti al resto della classe. Senza aver prima corretto il mio esercizio, ovviamente.
Considerato che sono già passati tre anni dal mio diploma, mi chiedo se non sia il caso di spostare il capitolo "Cimmino" tra i traumi che hanno segnato profondamente la mia vita fino ad oggi.

Stamattina, poi, mentre preparavo la colazione a mia nonna, lei mi è venuta vicino chiedendomi -ed è la seconda volta nel giro di una settimana- se poi alla fine CIURCìLL' l'hanno ucciso.
Ciurcìll' sarebbe Churchill ed io ignoro il motivo per cui mia nonna continui a pormi questa domanda anacronistica e sconsiderata (e c'entra poco la demenza senile dal momento che me lo ha già chiesto una volta).
Ma è giusto che chi (o cosa) abbia risvegliato in lei tanta curiosità sappia che non la passerà liscia.

Frattanto rifletto sul fatto che la notte e la mattina non sono i momenti più felici della mia giornata tipo.

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